domenica 5 maggio 2013

"Chi ama torna sempre indietro". Recensione.



La mia prima recensione di un libro, ahimè, non sarà benevola.
Quanti di voi, in giornate uggiose, hanno vagato per la casa senza la voglia di fare alcunché, se non poltrire sul divano, accompagnati da una buona lettura, cercando appunto il volume giusto per l'occasione?
Fortuna che casa mia pullula di librerie zeppe di classici polverosi, enciclopedie dimenticate negli anni, best seller, libri trash, raccolte di fantasy, insomma, scaffali dove il “di tutto e di più” trionfa, dove un armony di mia nonna può tranquillamente giacere per decenni al fianco di un manuale di Chimica e Agraria.
Ciò mi consente di passare ore a scegliere il libro giusto per la giornata; E' quello che mi è capitato l'altro giorno, quando rilanciarmi in una seconda lettura de Il Signore degli Anelli era decisamente troppo, tanto da farmi indirizzare verso un libretto di dubbio gusto, uno di quei testi che presentano un titolo orribile, ma che possono far credere di nascondere un grande potenziale nel contenuto.

Mai intuizione, in quel caso, fu più errata.
Opera di Guillaume Musso, l'intitolazione recitava : 'Chi ama torna sempre indietro'.
Si, fa ridere.
La mia migliore amica quando me lo ha visto tra le mani, intenta a leggerlo, è scoppiata in una sonora risata, domandando testualmente: “Ma questa che boiata è?”. Lo aveva definito bene. Una boiata.
Il suddetto romanzo si fa leggere benino e con una certa celerità, devo ammetterlo; le frasi sono brevi e concise, qualità che fa arrivare con una velocità incredibile al termine di ogni capitolo. Però ciò non rende il modo di scrivere meno banale, troppo semplice per essere, a parer mio, considerato una narrazione di qualità.
Non amo per forza di cose i linguaggi pomposi o troppo articolati, ma quando un libro è banale va detto.

Cercherò di delineare nel modo più stringato possibile le linee portanti del romanzo; E' una storia d'amore di un uomo di successo(Elliott), che ha la possibilità di tornare indietro e cambiare le sorti che hanno determinato la morte del suo grande amore, cercando di influenzare attivamente, ormai sessant'enne, le azioni dell' Elliott-giovane, che incontrerà in questi misteriosi viaggi temporali.
La trama è molto dinamica ed ad ogni pagina i cambiamenti di luoghi e il susseguirsi di avvenimenti instillano inevitabile curiosità ma ,per quanto sia un po' vecchiotta, l'idea del viaggio nel tempo poteva essere sviluppata in modo più degno.
La mancanza di collante tra le varie frasi colloquiali, pronunciate dai personaggi, e i fatti veri e propri mi ha fatto sembrare il testo simile alla sceneggiatura di un film: tanti dialoghi, scontati, quasi telenovellistici; poche descrizioni valide, se non riportanti a stereotipi di città americane o di situazioni tragiche che non stonerebbero in qualche telefilm, stile O.C.
Una delle tante cose che mi ha dato fastidio, oltre alla mediocrità generale, è il fatto che la parte Pseudo-scientifica/magica del viaggio nel tempo non è minimamente approfondita e spiegata: lui ingoia una pillola, fornitagli da uno sciamano, e
Puff, in un attimo è CACATO nel passato. Come è successo? Perchè? “Te un ti preoccupà”.
E' uno di quei libri, purtroppo, che non ti lascia niente, non ti arricchisce, ma che, chiudendolo, ti fa pensare: “Ecco, ho sprecato una giornata, forse era meglio se andavo a giocare a bocce sotto la pioggia”.
A malincuore devo ammettere che l'unica cosa del libro che mi è piaciuta sono state le citazioni all'inizio di ogni capitolo, che essendo una ventina, fanno sì che di citazioni ce ne siano in quantità.
Quindi, in definitiva, la parte bella del libro non è neppure frutto del pugno di Musso. 

1 commento:

  1. Chi ama torna sempre indietro, come i boomerang. E magari ti picchia anche sul capo, come i suddetti boomerang.
    Sono Laura, a proposito ù_ù

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